NEW! YaraVita BIONUE: suolo e pianta esprimono il loro potenziale al massimo

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YaraVita BIONUE sfrutta le naturali potenzialità delle materie prime per sviluppare al massimo il potenziale genetico delle colture. In particolare si compone della miglior Leonardite del North Dakota, da cui vengono estratte tramite un esclusivo processo naturale le sue componenti bioattive migliori (acidi umici, acidi fulvici, umine). Grazie al particolare processo di estrazione, si ottiene un formulato ricco in composti bioattivi e a pH acido, quindi facilmente miscibile con i più comuni fitofarmaci.

YaraVita BIONUE viene inoltre addizionato di Zinco e Manganese, microelementi fondamentali che lavorano in sinergia con le sostanze umiche.
Grazie a questa particolare formulazione YaraVita BIONUE porta i seguenti benefici:

• migliora l’efficienza di utilizzo dei nutrienti minerali, soprattutto dell’Azoto
• migliora l’efficienza e la capillarità dell’apparato radicale
• promuove una crescita vegetativa sana ed equilibrata (rinverdente)
• in fertirrigazione, migliora le caratteristiche del suolo
• migliora la tolleranza a stress ambientali

YaraVita BIONUE quindi agisce non solo sulla pianta, ma anche a livello del suolo, apportando sostanze umiche ed elementi bioattivi importantissimi per la rizosfera. A seguito dell’utilizzo di YaraVita BIONUE si può infatti osservare un generale miglioramento delle caratteristiche fisiche e chimiche del suolo, che porta la coltura a crescere al meglio assorbendo in maniera efficiente i nutrienti minerali e metabolizzandoli velocemente.

YaraVita BIONUE è un formulato concentrato e sicuro, efficace già a bassi dosaggi ed utilizzabile sia come fogliare che in fertirrigazione.

YaraVita BIONUE è indicato particolarmente in fertirrigazione insieme a YaraVita MAGPHOS per garantire una pronta risposta da parte della coltura anche in situazioni difficili (terreni freddi, alto contenuto in calcare attivo, condizioni meteo sfavorevoli) ed in generale lungo tutta la stagione, sempre al terreno, per ottimizzare le prestazioni dell’apparato radicale della pianta e quindi massimizzarne le potenzialità produttive.