marzo 01, 2024

Come effettuare la concimazione delle drupacee?

Il termine “drupacee” indica una famiglia di piante dotate di “drupa”, cioè caratterizzate da frutti formati da buccia, polpa e nocciolo che racchiude il seme

Appartengono alla famiglia delle drupacee pesco, susino, albicocco, mandorlo e ciliegio.

Una corretta gestione della concimazione delle drupacee deve considerare gli apporti nutritivi rapportandoli con i reali fabbisogni delle piante in base allo stadio fenologico in cui si trovano.

Le fasi fenologiche delle drupacee

Un programma di concimazione per le drupacee deve tenere conto della curva di sviluppo dei frutti oltre che delle caratteristiche dei suoli.

In una prima fase, che va da fine fioritura a inizio indurimento del nocciolo, il frutto cresce per divisione cellulare, ovvero in seguito all’aumento del numero di cellule.

A questa fase segue quella di indurimento del nocciolo, durante la quale il volume del frutto resta sostanzialmente invariato.

Infine si ha la fase di distensione cellulare, dove l’accrescimento del frutto è dovuto principalmente all’aumento di volume delle cellule.

Una concimazione equilibrata, oltre a favorire la divisione cellulare nella prima fase e la distensione cellulare nella seconda fase, permette di avere una pianta in equilibrio vegeto-produttivo, aspetto fondamentale anche per prevenire l’insorgere di fisiopatie e attacchi di patogeni.

Il più delle volte sono infatti gli apporti eccessivi di un elemento a creare squilibri nutrizionali anziché le carenze.

La proposta Yara

Per una corretta concimazione delle drupacee proponiamo di utilizzare, in fertirrigazione, nelle fasi iniziali di accrescimento YaraRega GREEN (15-15-15), concime idrosolubile con un ottimo rapporto tra gli elementi nutritivi, in grado di agire fin dagli stadi più precoci sull’equilibrio nutritivo delle piante, mettendole in condizione di sfruttare al meglio il proprio potenziale produttivo.

YaraRega GREEN determina infatti lo sviluppo armonioso di tutti gli organi verdi grazie ad un apporto bilanciato degli elementi nutritivi ossia Azoto, Fosforo e Potassio, portando così alla formazione di piante più equilibrate, produttive e con frutti dalle ottimali caratteristiche qualitative.

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